FRèL: ALPS' ARTISTS - PROJECTS' CATALOGUE



TREEFISTERS present 

FRèL
The purifying of matter


 curated by Pierangelo Giacomuzzi

to



Cavalese - Val di Fiemme - Trentino - Alps 

16 april \22 may - 2016






ARTISTS


BRUNO AMPLATZ

DOMENICO BUZZETTI

CARNIOLUS

FABIAN FEICHTER


FLORIAN VECCHIONE + THOMAS BOURDIS + CAROLINE DOMERGUE
+ MARTIN DE COUDENEUVE + COLIN LAUBRY

PUTTEGA

LOIS HECHEBLAIKNER

PHILIPP MESSNER

NINO BAUMGARTNER

NICOLA DEGIAMPIETRO & ZENI GIANLUIGI






FRèL 

COOLLATERAL EVENTS

16 april 2016

URBAN FIELS - inauguration

 

30 april 2016

Projection "ALPI" by Armin Linke 


CRYOSPHERE CHANGE by geologist Thomas Zanoner




6 may 2016

dAPERIART 


14 may 2016

WATERPROOF in concert - the purifying of the sound 

+

21 may 2016

COOL TURA vs CUL TURA  
open debate about how to sex up culture in the Alps

with

Virginia Sommadossi  
Project developer for Fies Core & Centrale Fies & Head of External and Media Relations and Visual Identity
Lara Zanoner 
Anthropologist 
Fabio Chiocchetti 
Director Istitut Cultural Ladin de Fascia - Majon di Fascegn
Stefania Povolo 
Project manager Hello Fiemme







THANKS TO ALL
Piere













FRèL 2.0
                         
a site specific project curated by Pierangelo Giacomuzzi to 


G.A.P. Glurns Art Point

Glurns - Vinschgau - Süd Tirol - Alps
Glorenza - Val Venosta - Alto Adige - Alpi

15 july \12 september 2016

video CONCEPT and presentation of the project to GAP: 



DEU
FRèL DIE LÄUTERUNG DER MATERIE
Pierangelo Giacomuzzi aus Moena im Fassatal hinterfragt mit seinen beiden Projekten „FrèL 2.0“ und „Schurz B-Side“ die Verwendung und Bedeutung zweier Sinnbilder der alpinen Landwirtschaft und schlägt eine Neuinterpretation vor: Für „FrèL 2.0“ (Ladinisch für Dreschflegel) untersuchen und suchen Roberta Segata und Hannes Egger in Form von Videos Gegenvorschläge für die sich auch im Vinschgau breit machenden Apfelmonokultur und der Mono-Kultur im kunstkulturkreativen Sinn.
Die beiden Arbeiten ergänzen weitere 10 Videoarbeiten die im Rahmen von FRèL zum Thema Massentourismus und der Frage der Rolle der Kunst und Tradition im Alpenraum entstanden sind. „Schurz B-Side“ bleibt in dieser Analysehaltung und ergründet, ob das traditionsreiche Kleidungsstück, der blaue Schurz, heutzutage beim Bearbeiten der Apfelbaumanlagen nicht vielmehr einer Raumanzug ähnlichen Ganzkörperbekleidung gewichen ist.

ITA
FrèL è nato a Cavalese, realtà Fiemmese del Trentino nord-orientale, come una ricerca contemporanea sulla monocultura del turismo di massa in montagna, che spazza via tradizioni, ma anche innovazioni autentiche, a favore di comparsate per turisti in cerca di vallate disneyane. FrèL ha raccolto 10 video di 10 artisti dalle Alpi Francesi a quelle Slovene, passando per altre piccole realtà montane, cercando d'indagare se fare l'artista in montagna avesse ancora un senso e un riscontro positivo sulle popolazioni locali. Interrogandosi sul non necessario in montagna e cercando di creare una rete di centri per l'arte ed artisti che siano alternativi ai grandi centri urbani.

FrèL 2.0 è FrèL catapultato in Val Venosta, valle dedita alla coltivazione intensiva ed estensiva della mela, dove il 92% delle coltivazioni sono frutto della lotta integrata (pesticidi, diserbanti ecc ecc).
Coltivazione che non lascia spazio ad altre colture e culture, se non in minima parte. Coltivazione che ha modificato in maniera eccezionale un territorio sia in termini visivi che di impatto ambientale. Frèl 2.0 sarà interpretato da due artisti, uno Venostano e uno da fuori vallata, che lavoreranno sul tema della monocoltura e della monocultura, sulle conseguenze concrete sulla popolazione e sul territorio dovute alla massificazione produttiva e pubblicizzazione su scala globale di un prodotto di nicchia, colturale o culturale che sia. 
LAD
FrèL nasc a Ciavales, paes de Fiem, tel Trentin nord-oriental, deschè enrescida contemporanea de la monocultura del turism de massa sa mont, monocultura che para demez tradizion, ma ence enovazion sciantive, per fause spilenade per ghesc' che borisc fora disney te nosse val. FrèL à binà ensema dies video de dies artisc da le Alpi Franzose a chele Carniche, passan per autre picole val da mont, proan a veder se far l'artist sa mont paia amò la spesa e se la jent da mont la e amò enteressada a l'art contemporanea, ma soraldut se la e enjegnada. FrèL à proà a entener chel che no serf sa mont, el sorafora, la pula, e te la medema l'é do che l proà a far na freada de zentres per l'art e artisc che fosse alternatives ai gregn zentres zitadign.

FrèL 2.0 l'è FrèL logà jù te Finscgau, val scuerta e semenada beleche demò da pomeres, olà che l 92% de le coltivazion le e fate co la “lotta integrata” (tossech per faures e erbadech eze.).
Coltivazion che no lascia larch a de autre colture e culture, se no n picola part. Coltivazion che à mudà l teritorie sibie visivamenter che ecologicamenter. FrèL 2.0 sarà enterpretà da doi artisc, n Finscgauer e un da fora via, e i laorerà sul tem de la monocultura e monocoltura, su chel che ge suzet a la jent e al teritorie canche vegn massificà la produzion e la reclam de n prodot de nicia su sciala globala, sibie che l prodot l sie coltural che cultural.

















ARTISTS




ROBERTA SEGATA


HANNES EGGER







FRèL 2.0

COOLLATERAL EVENTS

SCHURZ B-SIDE 

4 artisti reinterpretano il simbolo indiscusso dei contadini Tirolesi, specchio della tradizione, il classico ricamo di un camoscio o di una stella alpina sta volta si trasforma in qualcosa di contemporaneo, nell'emblema del cambiamento.

 4 artists reinterpreted the "schurz", the Tyrolean farmers emblem.






TERRITOYS


DIBATTITO APERTO AL PUBBLICO SU TERRITORIO E CREATIVITà.

24 settembre 2016 ore 20
GAP Glurns Art Point, Piazza della Canonica 3, Glorenza

...il 24 vorrei fare la chiusura di Frèl 2.0 invitandoti a parlare di territorio, la tua visione e le tue soluzioni... penso di chiamare la serata Territoys...nel senso di giocare con il territorio, dove il gioco sta nell’equilibrio di regole che esistono in ogni gioco e che ne determinano la qualità finale di quest'ultimo...creatività e innovazione responsabile insomma...cosa ne pensi?...


Un open call alla popolazione per parlare e trovare soluzioni creative all’uso del territorio attraverso lo sguardo di progetti e di creativi attivi sul territorio.
Partendo dalle immagini proposte dagli artisti di Schurz b-side cercheremo di porre e porci delle domande: 

Quand'è che un amministrazione decide che è ora di chiamare un creativo per risolvere un enpasse culturale sul proprio territorio?
Quand'è che il cambiamento diventa opportunità e non limite?
Turismo e tradizioni date in pasto al turismo, dove dovrebbe essere il limite?
Creatività e tradizioni , quale convivenza?

Ospiti presenti: 


Markus Hafner - allevatore, da quaranta anni, della razza Bruna (bovina), interprete simultaneo per l' EMB a Bruxelles per la tutela dei produttori di latte in Europa
Virginia Sommadossi – Project Developer e founder di FIES CORE culture hub e responsabile identità visiva Centrale Fies Art Work Space
Anna Quinz – cofounder e codirettrice franz (impresa creativa e online magazine multilingue) e JOSEF The Insider’s Travel Book (libri di viaggio per l’Alto Adige) – more than apples and cows
Pierluigi Musarò – Associate Professor, Department of Sociology and Business Law, University of Bologna e Presidente YODA (gruppoyoda.org), Direttore IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori: Festival del Turismo.
Hollawint - Associazione ambientalista di cittadini di Mals, primo paese in Süd-Tirol dichiarato libero da pesticidi.
Morandini Franco – allevatore di mucche, presidente Puzzone di Moena DOP e biogas Predazzo.




CONSIDERAZIONI FINALI



Credo che avere una montagna sopra casa ti aiuti a capire molte cose, perchè a differenza della pianura puoi andare lassù e controllare lo stato delle cose.
Glurnser Kopfl, mattina post finissage di FRèL 2.0...e di TERRITOYS. Sgambata di 1400 mt con Chiara BongiornoAdrian Luncke che da curatore di GLURNS IM GLUCK ha cercato di misurare la felicità di Glorenza, Ingrid Dietl che mi ha aiutato con SCHURZ B-side, il lato b della cultura contemporanea, Il buon Fritz e la moglie... Da quassù riesci a veder tutta la curva della Vinschgau...l'OberVinschgau a sinistra, ricoperta dalle molteplici forme e sfumature di verde dovute ai tagli diversificati del fieno, i marroni dei campi, i gialli del grano, qualche verde scuro della Monocultura che avanza...a destra, la Vinschgau...dapprima i colori si mischiano al verde scuro dei teloni antigrandine, pocodopo i prati si contano sulle dita di una mano, più si scende verso la Etschtal più il verde scuro domina, ora è anche racchiuso in quadratoni ben definiti, dei contenitori sterili ed uniformi. L' Obervinschgau si è salvata fin ora dalla monocultura grazie allo Vinschger wind, un vento che dal Resia soffia quasi di continuo rendendo questo territorio molto asciutto e freddo, terreno non ideale per le mele...ma la storia è cambiata, nuove mele sono state sottoposte al terreno e sembra che possano resistere...la monocoltura e la sua impronta sul territorio e la sua cultura arriverà fin lassù...fino ai confini del lago di Resia...forse dico io...a difesa di tutto il loro patrimonio ci sono contadini come Markus Hefner, che cercano di resistere alla monocultura e alle multinazionali diversificando il lavoro per mandare avanti un' azienda zootecnica che con i prezzi del latte attualmente in vigore fatica a galleggiare, ma quanti come lui resisteranno?...giù nella "bassa" hanno trasformato le stalle: "con sei ettari di terreno non si vive più, bisogna piantare mele se vogliamo sopravvivere!" Sopravvivere è quello che vorrebbero anche i membri di Hollawint, un gruppo di abitanti di Malles, roccaforte dell'anti mela delle multinazionali, che sta tentando di salvare il salvabile facendo campagna anti Monocoltura ma soprattutto anti pesticidi e diserbanti...Glifosato in primis...unica pecca è che la stanno facendo solo in tedesco, il mio prof delle superiori mi disse che essere bisessuale ti dava il doppio delle possibilità di fottere...bè io sarei veramente felice che loro riescano a fottere la monocultura...magari anche tramite il GAP Glurns Art Point Glorenza...
p.s. io la palla l'ho alzata, speriamo che qualcuno faccia la schiacciata e segni il punto.
Detto questo, che è quello che ho capito io, ringrazio i miei compagni di avventura curatoriale di FRèL, gli artisti Roberta Segata, fine indagatrice dell anima dei Venostani riportata in immagini e parole, meno estetiche del solito ma più incisive, Hannes Egger, contropallato artista che c'ha messo la faccia nel video al fine di far riflettere i suoi interlocutori su monocultura ed "essere" parte di questa monocultura.
Ed ora il Gap:
Kunigunde Weissenegger che ha creduto nel progetto fin da subito, anzi, dopo una serata al Muflone Rosa dove l'ho sfinita col mio progetto...la sua carica mi da sempre una mano per cercare di fare meglio.
grazie a Juhoi Frank che del Gap è stata la più presente, fisicamente, durante il progetto, e per questo a volte l'avrei uccisa...e lei avrebbe ucciso me...ma ci siamo compensati bene credo:)
grazie pure a Andy Tappeiner col quale non ho instaurato un grandissimo rapporto, forse la sua diffidenza verso il progetto causata da lotte intestine interne, credo, non ha fatto in modo di far crescere il progetto... però mi ha aiutato in altri modi
grazie a Vere Malfertheiner, che di burocrazia si occupa ma di arte si nutre.
Per quanto riguarda gli ospiti di Territoys posso solo dire che Virginia Sommadossi è sempre una bomba perchè portatrice sana di cultura contemporanea, Anna Quinz, che di solito mi squadra dalla testa ai piedi, mi ha stupito sia in termini di idee che di spontaneità, Pierluigi Musarò, del quale devo ringraziare Valentina Musmeci per averlo portato fin lassù, mi ha aperto gli occhi su molti aspetti positivi del turismo (di qualità...s'intenda), Markus Hefner l'ho già ringraziato mille volte per il suo supporto al progetto, prima con Roberta Segata, e poi per aver detto la sua verità sulla situazione "monocoltura" vista da dentro, un grazie anche a Franco Morandini "Panet" Andrea Morandini Panet che si è fatto anche lui due ore di macchina per dire la sua e portare un contributo speciale, lui invitato perchè molto attivo sul territorio che vive, la zona del Puzzone di Moena DOP, di lui non condivido alcune scelte colturali ma la mia stima rimane comunque invariata.
UN GRAZIE DAVVERO SPECIALE a Hollawint, portatori sani di cultura e coltura.
Grazie anche a Eve Joos che ci ha aiutati a trovare i contatti per il progetto, a Daniele Capra che ci ha deliziati durante la serata inaugurale con la sua tesi di architettura attiva sul territorio per dare un nuovo volto a Glorenza che ha sempre più case vuote, a Elena Logo Logo Zanon che ha dato un occhio alle caprette mentre ero in trasferta:, alla ditta Bioalpin\Rizzi group che ci ha prestato e portato i cassoni di mele per l'allestimento.
CREATIVITY ISN'T DEAD BECAUSE WORLD ISN'T FLAT...











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